Il terreno di gioco costruito nel 1961 non era regolamentare in quanto le misure erano inferiori al limite minimo (circa 90 x 45 metri); pertanto su quel campo la squadra giocava solo alcuni tornei mentre il campionato ufficiale venne disputato dal 1966 al 1970 al Torbella di Rivarolo o, in alternativa, sul campo di San Quirico, che fu poi spazzato via dall’alluvione del 1970. Il primo maggio 1970 viene finalmente inaugurato il campo regolamentare in terra battuta, ampliato a 105 x 70 metri, che diventa da quel momento il campo di casa; nello stesso periodo avvenne il gemellaggio con l’ U.S.C. Sant’Agostino, che preludeva alla fusione dell’anno successivo, con il presidente Valperga e vicepresidenti Baselica e Corradi. Nel 1971/72 la squadra disputa la prima categoria con Marasso in panchina e raggiunge subito la promozione dove giocherà per tre stagioni; Marasso guida la squadra fino al 1974, poi subentrano prima Ottonello, quindi Macchì. Al 1975 risale l’accordo con il Genoa, che sceglie S.Olcese come campo di allenamento (lo sarà fino al 1988); e proprio del 1975 è la costruzione del campo in erba, che prende il posto della terra battuta. Il campo in erba inizia a cadere in disgrazia per le difficoltà di mantenimento intorno agli anni '90. Così si decide in quegli anni di tramutarlo nuovamente in un campo in terra battuta. Resterà tale fino al 2004, anno in cui avviene il rifacimento in erba sintetica presente tutt'ora.